"Una canzone di Eugenio Finardi dice: ....con la radio si può scrivere leggere cucinare, non c'è da stare immobili seduti a guardare. Forse è proprio quello che me la fa preferire, è che con la radio non si smette mai di pensare...."
Stefy

10 mar 2009

La mia Crociera

Come già sapete io e mio marito non siamo proprio uguali agli altri, 2 anni fa i nostri testimoni di nozze decidono di sposarsi ma mia comare Calamara (chiamata così per via del soprannome di compare) non ne vuole sapere di partire da sola. Viaggia solo se ci siamo anche io e Giò. Compare Calamaro (lo chiamiamo così da bambino) allora ci chiede di seguirli in viaggio di nozze, l'idea è allettante. Si va in agenzia e si sceglie il Messico, la meta dei miei sogni. Purtroppo 1 mese prima di partire l'isola viene spazzata via da un uragano "ekkeppalle". Si opta per una Crociera in Grecia e Turchia, si parte la mattina dopo il matrimonio. Vabbè paghiamo e ci prepariamo mentalmente. Arriva il giorno del matrimonio, bellissimo e divertente al punto che mentre ero a casa della sposa che la aiutavo a sistemare tutto, mi dice "Comà mi cascano le calze e le mutande" lei è già vestita e non riesce a sistemarsi, allora io scoppio a ridere ed entro sotto il vestito per tirare su il cascante... destino ha voluto che in quel momento sono arrivati i fotografi ed un gruppo di parenti e toh! sbuco io da sotto la gonna della sposa. Iniziamo a ridere come due pazze, i parenti ci guardano straniti, i fotografi ci gurdano e ridono come matti....come inizio non c'è male. L'evento prosegue tra scherzi e divertimento e si arriva alla sera. Si va a casa alle 3 del mattino, domattina alle 7 dobbiamo essere già in aeroporto. Comare si alza alle 5.30 ha appuntamento con la parrucchiera per tagliare i capelli, ci troviamo stanchi morti in aeroporto, si parte. Il volo procede con Compare e Comare che russano durante il volo. Arriviamo a Roma, Taxi, Nave (siamo gli ultimi), perso il buffet ed il rito delle foto..uffi! Ci accomodiamo nelle stanze che sono bellissime. La nave è uno spettacolo, ed ogni volta che esci dalla stanza i camerieri entrano e rimettono in ordine. Che vita! Prima tappa Catania, scendiamo ed entriamo in un negozio per cercare da bere, ci vedono e ci dicono voi siete sardi...e noi sorridiamo...e via domande di dove siete, cosa fate, dove andate. Entriamo in un altro negozio e loro voi siete sardi, e via con la stessa tiritera. Facciamo il giro nel trenino per i turisti e con compare vediamo una bionda che sembra la Brigitte Nielsen, ci mettiamo ad urlare per chiamarla e quando si volta scoppiamo a ridere è una racchia probabilmente rumena che della Nielsen ha solo l'altezza e i capelli...che figuraccia. Saliamo in nave con la convinzione che nessuno si faccia i cazzi suoi in Sicilia esattamente come in Sardegna. Un giorno interno di viaggio ci aspetta prima della prossima tappa, si inizia dalla prima colazione alla 4°, dal primo pranzo al 4° compresa la grigliata, alle cinque c'è il te o il caffè che arriva da ogni parte del mondo servito con dolci e salati di ogni genere. Discoteca, Giochi con gli animatori, Casinò, Balera, Bar, Pizzeria (GRATIS), tutto bellissimo. Seconda tappa turchia Smirne, scendiamo e contrattando come solo noi isolani sappiamo fare riusciamo ad accapparrarci un taxi ad 80 euro per tutto il giorno. Ci scarozza in lungo e in largo e solo per vedere la casa della madonna gli facciamo fare 400 km. poi ci facciamo accompagnare alle rovine del tempio di una dea che non ricordo, poi ci accompagna al mercato e ci aiuta a comprare le cose a poco prezzo. Le macchine sono vecchissime ed alcune di marche italiane mai prodotte in italia. Qualcuna ha i tappeti e le tendine che fungono da tappezzeria interna uno schifo molto simpatico. Non capiscono la ns. lingua e noi gliela insegnamo. Abbiamo riso per un giorno interno. Ci accompagna in nave e gli regaliamo 10 euro, ci fa capire in inglese che grazie a noi il giorno dopo non lavorerà, ma starà a casa con la moglie a far finta di essere ricco, il suo stipendio corrisponde a poco più di 25 euro.
Si riparte e visitiamo Mikonos, Santorini, e varie isolette greche tutto bellissimo. I nostri maschietti a Mikonos non ci mollano un secondo per paura di essere abbordati da qualche gay (che scemi). Ci divertiamo da matti. Dopo una settimana prepariamo i bagagli si torna a casa, compare si accorge che la sua valigia è rotta. Chiama la reception e gli dicono di portarla a loro. Invece di svuotarla la lascia carica e se la mette in spalle. Esce dalla cabina e cammina tutto spedito e BOING! prende in pieno la scritta EXIT appesa al soffitto. Scappa e viene in cabina da noi ridendo come un matto, per poco comare non si fa la pipì addosso. Dopo esserci ripresi lui esce e va alla reception, ci affaciamo e vediamo un tuttofare che aggiusta il pezzo rotto, rientriamo in cabina, altro quarto d'ora di risate. Dopo circa 40 minuti compare torna in cabina ridendo come un pazzo e ci racconta che mentre tornava su da noi, non volendo rompere altro evita di mettere in spalla la valigia, inizia a spingerla tanto ha le rotelle.... vede le porte dell'ascensore che si aprono e inizia a correre, però tra un ambiente e l'altro nella nave si sono delle giunture in ottone che formano un piccolo dosso....lo prende in pieno, la valigia si blocca e lui fa la capriola in avanti e cade di schiena davanti ad una ventina di persone che aspettano di salire in ascensore. Non sa se ridere o polverizzarsi dalla vergogna. Poco male, ormai in nave su 1500, 1496 ci conoscevano benissimo, infatti una sera i nostri Boys hanno deciso di mettersi a ballare un lento facendo i gay. Un napoletano coperto d'oro come la madonna delle grazie ha iniziato ad urlare..."Viva la libertà, viva la libertà" io, mia comare e due vecchiette siamo finite per terra dal ridere, le due signore ci hanno detto che hanno perso 10 anni di vita, tutto che facevano foto e riprese, praticamente sono finiti nei filmati di chiunque. Mio compare ha la brillante idea di voltarsi verso di noi e dire noi siamo con loro, ma siccome quasi nessuno era italiano, capiscono aglio per cipolla e ci prendono per due coppie gay in vacanza. Da morire dal ridere. non ne abbiamo fatta una giusta, però tutti ci salutavano e ci trattavano benissimo, tutti tranne il parroco di bordo che un pò storto ci guardava. Non vedo l'ora di partire per la prossima crociera quella per il mio matrimonio in chiesa. Sono certa che riusciremo a fare di meglio.

4 commenti:

Nadir ha detto...

quello che importa è che vi siate divertiti :)

Stefy ha detto...

hehe questo è sicuro

Unknown ha detto...

che spettacolo ... la capriola davanti a 20 persone deve essere stata pazzesca !!! sei fortunata ad avere amici così ... e ora attendiamo il resoconto sul tuo viaggio di nozze !!!

Stefy ha detto...

Eccerto ;-) non vedo l'ora

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