"Una canzone di Eugenio Finardi dice: ....con la radio si può scrivere leggere cucinare, non c'è da stare immobili seduti a guardare. Forse è proprio quello che me la fa preferire, è che con la radio non si smette mai di pensare...."
Stefy

22 dic 2008

Gli anni che non tornano più

Tanti anni fa, quando avevo solo 13 anni....minchia sò passati già vent'anni, tornando al dunque, ricordo ancora i preparativi per quello che sarebbe stato un mitico capodanno, da soli senza genitori tra le palle, tutti giovani e rincoglioniti. Fremevamo già dal primo di Gennaio all'idea di quella festa, tutti a casa in campagna di Gianmichele, il più gaggio (scemo) della compagnia, abbiamo comprato quintali di pane, di carne, di pasta, di frutta, caffè, dolci. C'era tutto quanto necessario a divertirsi. Però, si sa che c'è sempre un però, mica abbiamo comprato la legna da ardere..... C'erano le luci stroboscopiche, il giradischi, la radio, che bei tempi. Fu una serata meravigliosa, abbiamo fatto il fuoco per arrostire la carne, abbiamo preparato la pasta, tutto bello e tutto perfetto. Poi è finita la poca legna a disposizione e visto un alberello magrolino e striminzito ci siamo detti, aiutiamolo a non soffrire più e lo abbiamo usato per arrostire, finito l'alberello abbiamo usato, sedie, battiscopa in legno, se non ci fermava il padrone di casa usavamo anche i letti per arrostire. Poi si è scoperto che l'alberello era un salice piangente ed il proprietario pretendeva 600 mila lire (stava fresco).
Fu bellissimo e porto ancora nel cuore quei giorni, iniziai perfino una storiella con Gianni un amico di mio fratello, come tutte le storie trà ragazzini non passammo gennaio, ma fu bello lo stesso.

9 commenti:

Federica ha detto...

il mio primo capodanno sola risale invece ai 14 anni... ma non era stato così movimentato!

Stefy ha detto...

un giorno racconterò del carnevale successivo, ancora più movimentato

Anonimo ha detto...

Fù Bello, Tutte le storielline iniziarono quel giorno,e qulcuno ci immortalò nel minuto del pentimento.
L'alberello, la caffffetttieraaaa, te la ricordi?
quella che misero sul fuoco alle due del mattino, e alle sei si ricordarono di lei, ma era già sciolta.
Quelle si che rano feste!!!!

Anonimo ha detto...

rano? esiste come parola?

Mi son mangiata la E....E non comprarlo il vocabolario...

Anna ha detto...

Buon Natale Stefy!

pierangela ha detto...

Buon Natale da pierangela e la tribù

Stefy ha detto...

Buon Natale a tutti con immenso affetto.

digito ergo sum ha detto...

tutti i capodanno passati con gli amici si concludevano sempre nello stesso modo. ambulanza e polizia... ;-)

Stefy ha detto...

hehehe ;-) che bei capodanno.

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